Sin dai tempi antichi l’uomo ha voluto portare la luce con sé anche quando il sole tramontava e calavano le tenebre.
Il fuoco è stato da sempre un ottimo alleato e, dall’appropriarsi di torce infuocate, per illuminare le notti, si passò a volere sempre di più.
Perché non creare qualcosa che si possa portare sempre con sé e non si consumi come la terracotta? E perché non creare delle piccole luci per illuminare ogni angolo della casa e non solo il “focolare”? Da oggetto prettamente funzionale si passò presto a soddisfare le proprie vanità: chi preferiva un decoro semplice, chi ideava forme bizzarre come piedi, animali e poi si arrivò alla nostra lumera.
Beni di lusso
Facciamo un bel salto nello spazio-tempo, intorno al XVIII sec., e magari entriamo in un ricco casale siciliano… ecco che nel salone, elegantemente arredato, fanno bella mostra le lumere.
Le lumere sono lampade dalle sembianze umane, ma che rappresentano quella parte di umanità ricca e benestante. Queste lampade erano uno status symbol, raffigurando uomini e donne che non dovevano lavorare per mantenersi (passeggiano, leggono e oziano) e con simboli di ricchezza tra le mani, quali un cesto di frutta fresca oppure dei fiori colorati. I decori della base sono, come allora, molto elaborati per richiamare gli abiti lussuosi.
Utilizzo
Nel cappello della lumera è ricavato uno spazio dove anticamente si inseriva l’ampolla contenente l’olio che alimentava la fiammella e dove adesso vengono poste, per praticità, le candele.
Oggi le lumere sono presenti nelle case dei siciliani, perché è semplicemente rilassante tornare a casa e guardare la bellezza…
L’arte è diventata per tutti.