Il prestigio di Giardini Naxos ha radici profonde. A testimonianza di ciò l’ingente quantità di monete riemerse dal suo territorio e restituite dal mare.
La poleis di Naxos
Come le più importanti poleis dell’antica Grecia, infatti, possedeva la propria Zecca che dava più forza e carattere alla sua economia. Per comprenderne meglio le raffigurazioni sulle monete riprendiamo un passo di Tucidide:
“Fra i Greci poi primi a navigarvi furono i Caldesi di Eubea, con Teucle capo di quella colonia; fondarono Nasso, ed eressero ad Apollo Archegeta l’altare che ora fuori di città, sul quale i Teori, ogni volta che hanno a partire di Sicilia, fanno prima sacrificio”
Monete di Naxos
Infatti, tra le prime monete di Naxos è sempre rappresentato, per motivi religiosi, Apollo Archegeta. Ma nel Museo regionale di Siracusa sono presenti anche altre monete, tra le più antiche in Sicilia. Alcune, ad esempio, hanno da un lato la testa di Dioniso e sull’altro un grappolo d’uva oppure il Sileno (antica divinità greca).
Tra le monete risalenti al 300-350 a.C. ritroviamo, invece, da un lato Apollo Archegeta (protettore dei coloni greci che per primi fondarono la città di Naxos) e dall’altro il toro Taypomenitan (dal nome del monte Tauro).
Giardini Naxos e Taormina
Anche qui le monete ci aiutano a comprendere maggiormente gli eventi passati. La storia di Naxos, infatti, s’intrecciò con quella di Taormina (nome antico Tauromènion) quando gli abitanti della prima colonia greca per fuggire dal tiranno Dionigi di Siracusa si rifugiano sul monte Tauro. Qui ricostruirono, assieme alla loro identità, una cittadina che a tutt’oggi rispecchia lo spirito di determinazione e laboriosità dei nostri antenati.