La Trinacria è un simbolo con origini antichissime, tanto che alcuni studiosi lo fanno appartenere ai primi culti solari (testa con tre gambe = raggi solari).
Per Ovidio
Trinacria. C’è un’isola vasta, Trinacria, ammassata sopra le membra di un gigante: sotto le sue grandi rocce essa tiene schiacciato Tifeo, che osò sperare d’impadronirsi della sede del cielo. Egli si agita, è vero, e spesso si dibatte per rialzarsi, ma sopra la sua mano destra sta Peloro, vicino all’Ausonia, sopra la sinistra tu, Pachino, Lilibeo gli comprime le gambe, sopra la testa grava l’Etna. Dal fondo, supino, Tifeo inferocito proietta sabbia e vomita fiamme dalla bocca. Spesso si sforza di smuovere il peso e di scrollarsi di dosso le città e le grandi montagne: allora la terra trema…
Il simbolo
Il viso di Gorgone o Medusa è presente nella parte centrale. Esso è una sorta di talismano contro le energie negative, perché la dea aveva il potere di pietrificare, con i suoi occhi, i nemici.
Innumerevoli serpenti incorniciano il volto di Medusa, come una bellissima ma spaventosa chioma di capelli. Il serpente rappresenta la conoscenza e la saggezza, è il simbolo della capacità di evolvere e di rinascere.
Le tre gambe sono i tre promontori: Pachino a sud est, Peloro a nord est e Lilibeo ad ovest. La gamba piegata, muscolosa, rappresenta anche la forza del guerriero, come per gli scudi degli Spartani, dà l’idea del movimento così come dell’avanzare spiraliforme della vita.
Le ali indicano l’eterno trascorrere del tempo e la natura spirituale del popolo siciliano.
Le spighe di frumento rappresentano la fertilità della terra e il fatto che ai tempi dei Romani, la Sicilia era considerata il “granaio” dell’Impero.
Svelato il mistero attorno al simbolismo della Trinacria, a noi piace pensare che rappresenti l’anima più profonda del suo popolo.
Un popolo che si è sempre rialzato sulle sue gambe e si è reinventato. Da una realtà prettamente agricola ha sviluppato nel tempo un’identità multifattoriale, che come un’infinità di serpenti si dirama in ogni ambito della conoscenza, dai servizi legati al turismo alle industrie, dalle prestigiose università alle startup più moderne.
Il Siciliano oggi si definisce amante del passato ma con lo sguardo rivolto al futuro.
Questa è per noi la Trinacria, questa è la nostra Sicilia.
